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Ephemeridium: Storia del Grande Guscio - Rotta per Elsin


Le cronache di Hoton

EPHEMERIDIUM

Storia del Grande Guscio

Rotta per Elsin



Disponibile fin da ora su Amazon!

Quando quell'idea, nata ancora moltissimo tempo fa e portata avanti con grande fantasia nell'arco di tanti anni, decide di farsi largo tra i mille impegni quotidiani per trovare finalmente la luce, nero su bianco; ecco che si trasforma, come per magia, in un fantastico viaggio.

Più o meno è nato così questo libro, come una sorta di sfida. Una sfida con e contro me stesso.


Una passione per un genere che attrae ogni volta tantissimi sognatori e amanti dell'AVVENTURAl'epopea spaziale

Ebbene si! Perché di epopea spaziale si tratta eccome. Ma, attenzione: non la solita storia, girata e ri-girata, in mille e uno versioni.

TRAMA: Il pianeta Hoton sta morendo e gli unici a cui sembra importare qualcosa sono Kreighol e Ashlyn Ackdol, i figli del più grande criminale dell'Assetto Totale del Grande Guscio. Decisi più che mai a fare di tutto pur di salvare il loro mondo, intraprenderanno un pericolosissimo viaggio intorno al cosmo, entrando in contatto con culture, realtà, civiltà e problemi talmente fuori dall'ordinario da mettere a dura prova chiunque. Il piano è molto semplice: raggiungere il pianeta Elsin, sede del Consiglio Universale dei Popoli Spaziali, per chiedere aiuto contro il terribile disastro ecologico. Impresa per nulla facile e scontata, soprattutto se all'interno del proprio DNA si nascondono i codici necessari per andare nell'Oltre Oltre: informazioni antichissime, indispensabili per scappare da un nuovo imminente Lungo Silenzio. Il tutto scandito dalla soffocante pressione dello scorrere del tempo, perché Loro stanno tornando.


La filosofia, unita in un perfetto binomio inscindibile con la fantasia, ricopre un ruolo importantissimo e fondamentale in tutta l'opera. Non si intraprenderà solamente un viaggio fisico intorno all'universo, bensì un vero e proprio pellegrinaggio mentale, guidato dalla affascinante ricerca di scoprire qualcosa di nuovo e di assolutamente lontano dal nostro comune modo di pensare.

Non togliendo, però, nulla alla fluidità del racconto, alla narrativa, alla storia e a tutta l'avventura in sé del romanzo.

Adatto a tutti i tipi di età, da quando si impara a leggere a quando non si vuole smettere di sognare.


Alcune righe personali che ci terrei leggeste prima di immergervi in questa avventura 

Se alla fine di tutto scoprissimo che l'universo è davvero infinito, allora quanto narrato in questo libro troverebbe spazio nella realtà. Un universo infinito coinvolgerebbe infinite possibilità, infinite stelle ed infinite galassie. Tra tutte queste combinazioni possibili ed immaginabili ci sarebbe anche l'angolo di cosmo qui descritto e raccontato. Se così non fosse, quanto narrato in questo libro rimarrà solamente nelle nostre menti, quindi, molto probabilmente, all'interno di un luogo di gran lunga più grande dell'universo stesso. Difatti, uno dei compiti che mi sono imposto è stato quello di affrontare il tema dell'esistenza in maniera talmente grande da rendere, appunto, l'universo stesso veramente piccolo e insignificante in confronto a quello che potrebbe esserci oltre.

"Veramente avvincente"
Gianfranco, 74 - Odontotecnico

Il primo libro, intitolato Storia del Grande Guscio, lo si può considerare come il libro della Genesi o l'Enûma Eliš sumero: una sorta di esegesi della creazione e della spiegazione dell'intera ambientazione del romanzo. I primi capitoli non seguiranno propriamente un or-dine cronologico, ma rimbalzeranno da una terminologia all'altra per fertilizzare il terreno su cui germoglieranno le vicende. Si avrà un ordine cronologico verso i capitoli centrali e finali di questo primo libro, sistemando così tutti i tasselli del puzzle e creando finalmente armonia nei fatti. Sempre in questo primo libro non sa-ranno presenti descrizioni fisiche delle varie specie che popolavano l'universo, poiché, proprio come in volume storico, verranno narra-te esclusivamente le vicende più importanti.

"Rileggo interi capitoli prima di andare a letto"
Anna, 22 - Studentessa universitaria
Inizialmente mi sarebbe piaciuto illustrare questa prima versione del romanzo, accompagnando ogni capitolo con vari schizzi molto veloci di come mi ero immaginato gli individui dei vari pianeti.

In seguito, però, mi venne in mente una cosa.

Quando ero piccolo e mi immergevo in profonde letture fantastiche, grazie alla magia dell'immaginazione, riuscivo veramente a staccarmi da questo piano della realtà, ritrovando impresse nella mente figure che, ancora oggi, continuano a sorprendermi. Bastava un nome o qualche battuta di un personaggio ed iniziavo ad immaginarmelo in un determinato modo. Alto, basso, pasciuto o magro-lino: con veramente pochissime informazioni la mia mente elaborava il tutto e creava da sé la figura che mi avrebbe accompagnato per tutta la lettura. I traumi venivano fuori quando, partendo dal libro, giravano il film. Ho sempre amato i film tratti dai libri, sia perché sono un grandissimo appassionato di cinema, sia perché le storie in qualche modo venivano sempre riadattate e mi sembrava quasi di assistere ad una nuova avventura. Il brutto arrivava quando subentravano gli attori. Mi ricordo del nonno di un protagonista di uno dei romanzi che più amavo da piccolo. Nella mia mente era uguale a mio non-no, ovviamente. Beh, e il protagonista ero io, chiaro. Tuttavia, quando vidi il film ne rimasi traumatizzato: quel nonno aveva la barba e non solo i baffi com'ero abituato a vedere nella mia testa! E il protagonista? Biondo! Per me erano più inconcepibili quei detta-gli dell'intera ambientazione fantastica ed impossibile dell'avventura.

"Un bellissimo regalo"
Matteo, 21 - Presentatore di eventi
Questo per dire che, nonostante nel secondo libro cercherò di de-scrivere molto dettagliatamente sia i pianeti che le varie specie che li popolano, cercate di metterci più del vostro che potete. Combattete contro le mie parole e createvi da voi le fattezze dei molteplici personaggi. Abbiamo una mente bellissima, usiamola!

Rileggendo questa sorta di genesi, mi sono accorto che moltissimi altri fattori sarebbero stati significativi per la realizzazione di un universo ancora più complesso ed articolato. Malgrado ciò, per non appesantire troppo questa prima lettura, ho scelto di omettere alcune parti per approfondirle, magari, un giorno in un altro libro. Moltissimi personaggi importantissimi compaiono con ruoli veloci o magari vengono solamente citati: a volte però è proprio quest'aria di mistero a rendere unico ed immortale un individuo.

Prima di scrivere due parole sul secondo libro volevo parlarvi velocemente del Grande Guscio. Come capirete nei primissimi capitoli, è il luogo dove succedono tutte le vicende. Per alcuni è l'uni-verso stesso, dato che oltre non si può andare. Al suo interno sono presenti miliardi di galassie e, anche se non tutte sono abitate, la vita è distribuita abbondantemente ovunque. Le specie capaci di interagire tra loro, di compiere viaggi ultra-luce e di saper vivere appieno la propria epoca spaziale, ovviamente, sono in numero minore rispetto alla somma complessiva delle popolazioni senzienti, tuttavia contribuiranno indirettamente a creare la cornice giusta per tutte le vicende.

"Vorrei diventare una piratessa spaziale!"
Silvia, 23 - Commessa

Per me il Grande Guscio ha un significato molto intimo e particolare. Le lunghe estati della mia infanzia e, successivamente, della mia giovinezza le ho passate tra le campagne del paese dove abitano i miei nonni e il cortile di cemento che da accesso ai garage del piccolo blocco di quattro condomini dove risiedo. Era quello il mio Grande Guscio. Sotto le severe direttive di mia mamma mi era proibito uscire, mi era proibito andare... Oltre. Oltre non sapevo ancora cosa c'era e, nonostante non si vedesse un granché a causa delle strutture, sapevo che c'era qualcosa. L'Immenso Nero era tutto intorno, per così dire. Mi trovavo a giocare tutti i giorni (per tutto il giorno) con tantissimi bambini, ognuno molto diverso dall'altro, e la convivenza non era sempre facile. Per quanto fosse grande quel cortile, non lo era mai abbastanza per tutti. I litigi erano all'ordine del giorno e le alleanze che si creavano tra di noi cambiavano continuamente in base alle simpatie del momento. Ognuno dei quattro condomini era dipinto con un colore diverso dall'altro: giallo (il mio), arancione, rosa e verde. Questo non fece altro che alimentare un ulteriore campanilismo, creando, alla fine, quattro distinti gruppi di bambini che preferivano giocare prima con quelli di uno stesso colore e, solo in seguito, con quelli di un altro condominio. Ma, anche qui, quando si andava a giocare con quelli di un altro colore, c'erano colori e colori. Noi del giallo, insieme a quelli del rosa, eravamo l'élite, per così dire. Dopo di noi c'erano quelli del palazzo arancione e per ultimi quelli del verde. Quattro fazioni che si contendevano uno spazio sufficientemente grande per poterne fare giocare almeno mille! Forse, è proprio da qui che sono nate le quattro potenze che cercano di coabitare il Grande Guscio: l'Antica Fratellanza di Czardom, l'Unione dei Quattro Sistemi, la Pirateria Spaziale e l'Assetto Totale del Grande Guscio. Forse c'è più materiale personale in tutte queste righe di quanto, in realtà, non credevo.

"Mi fa sognare come quando ero bambina"
Mariarosa, 70 - Pensionata
Il secondo libro, ovvero Rotta per Elsin, è il romanzo vero e proprio. Sono sicuro che sarebbe comprensibile, seppur in maniera più blanda, anche senza la lettura completa della Storia del Grande Guscio, ma non fatelo. Ne risentirebbe parecchio, soprattutto nei colpi di scena. Mentre scrivevo, ogni personaggio si dotava da solo di una sorta di vita propria. Non sto scherzando. Oltre ad una scaletta e qualche appunto, gran parte della storia l'hanno veramente fatta loro. Ci sono stati dei momenti in cui mi sentivo spettatore, talmente percepivo questa mia impotenza nel controllarli.

Tra di loro presentano caratteri molto diversi e per nulla scontati, il che mi ha reso la vita molto difficile e la testa molto confusa. La difficoltà maggiore è sorta quando ho capito che gli stessi personaggi non erano come li avevo creati e pensati, ma indossavano delle maschere. Tutti indossiamo delle maschere durante la giornata, e non è sempre sbagliato. In base alla persona con cui ci troviamo ad interagire, ci atteggiamo in un determinato modo, più o meno in linea col nostro comportamento naturale. Ma, mai mi sarei aspettato una cosa del genere da loro: mai avrei creduto di sentirmi quasi preso in giro, diciamo, dagli stessi personaggi che ho creato. Non me l'hanno mai raccontata giusta e, forse, non saprò mai, dentro, come sono veramente.
"Ringrazio mia figlia per avermelo consigliato"
Isetta, 94 - Pensionata sorridente

Anche qui, qualcosa di personale c'è. O, perlomeno, c'era (prima che loro prendessero quasi una vita propria). Il più difficile da arti-colare, oltre a Kresh, è stato il personaggio di Ashlyn. Kresh è indubbiamente il protagonista e tutto gira, nonostante gli pesi moltissimo, intorno a lui. È costantemente spaventato dall'ambiente che lo circonda, perché sente che non è il suo. Nonostante ciò cerca di lottare, sempre, cercando di mantenere intatta la propria integrità psicologica anche quando le cose si fanno veramente difficili. Per Ashlyn è diverso. Quello è il suo ambiente (più o meno) quindi di cosa poteva avere paura? Ovviamente di cose da temere ce ne sono un'infinità per tutti, ma trovare “quella cosa”, proprio “quella” non è stato facile. Non è stato facile strapparla via dal quel suo ruolo quasi secondario, rendendola, alla pari di Kresh, una vera protagonista a tutti gli effetti. Anzi, a volte il vero motore della storia. Per gli altri personaggi, invece, non voglio aggiungere altro, lo scoprirete leggendo.

Ho scritto molto nella mia vita, ma questo, per così dire, è il mio primo vero grande progetto. Sono molto felice di aver vissuto questa avventura e, nonostante sia pienamente consapevole della mia scrittura ancora molto grezza, inesperta ed ingenua, spero che questo lavoro sia di vostro gradimento e che vi faccia viaggiare con la mente come ha fatto con me.

Prima presentazione del libro


L'unione delle caratteristiche del romanzo fantasy all'interno di un racconto fantascientifico hanno fatto nascere tutto ciò.

Disponibile sia in versione cartacea che E-Book, per accogliere qualsiasi tipo di lettura.


"Una bomba!"
Vittorio, 15 - Studente

Che aspetti? Dacci un'occhiata!


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Note sull'autore:

Matteo Pagliarusco è nato a Vicenza nel 1995. La sua tesina di terza media parlava di alieni e di come potrebbero essere a seconda delle caratteristiche del loro pianeta natale; quella di quinta superiore su come si sarebbe potuto terraformare Marte e, infine, la tesi universitaria (che lo ha visto in seguito laureato in Comunicazione) sulla Luna e la sua radicata influenza nell'evoluzione della nostra civiltà. Insomma, lo spazio è sempre stato il suo habitat naturale, tant'è che inviò addirittura numerose e-mail agli enti spaziali di tutto il mondo per candidarsi come astronauta. Oltre a questo ha scritto e diretto numerosi progetti per il cinema indipendente italiano, i quali gli hanno permesso di trovare numerosissimi spunti per le sue storie.

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